Come comunità cristiana ci apprestiamo a metterci in cammino
per iniziare un nuovo anno liturgico in cui vivere il mistero di Cristo
nella storia. Questo itinerario al seguito di Cristo e in comunione
con tutta la Chiesa – come ci ha ricordato Papa Francesco – «è per
noi la possibilità di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo,
immergendo la nostra vita nel mistero della sua Pasqua, in attesa del
suo ritorno. È questa una vera formazione continua. La nostra vita
non è un susseguirsi casuale e caotico di eventi ma un percorso che,
di Pasqua in Pasqua, ci conforma a Lui nell’attesa che si compia la beata
speranza e venga il nostro Salvatore, Gesù Cristo» (Desiderio desideravi, 64).
Il cammino mistagogico dell’anno liturgico ha inizio con
l’Avvento, tempo di grazia in cui si intrecciano la memoria delle attese
per la venuta del Figlio di Dio, nato nel tempo dalla Vergine Maria, e
la speranza amorosa della Chiesa per il ritorno glorioso del suo Sposo
alla fine dei tempi. Accompagnata dalla Vergine Madre, modello per
quanti desiderano andare incontro al Salvatore che viene, la comunità
cristiana si preparerà così ad accogliere con rinnovato stupore e
profonda tenerezza il manifestarsi di Dio in un bambino che è nato per
noi per donarci la pace vera e duratura.
Per vivere con maggiore profondità la ricchezza della liturgia
dell’Avvento e del Natale potrà essere utile avvalersi di questo sussidio
che, ricollegandosi alle prospettive indicate dai Vescovi italiani per il
secondo anno del Cammino sinodale, si articolerà in “Cantieri” per
aiutare le nostre comunità parrocchiali a scoprire la ricchezza dei libri
liturgici, a mettersi in ascolto delle narrazioni esistenziali, a valorizzare
i servizi e i ministeri ecclesiali, a favorire la partecipazione all’agire
simbolico di quanti vivono la disabilità.
Giuseppe Baturi
Segretario Generale
della Conferenza Episcopale Italiana